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Feb

PSA: REGIONE LOMBARDIA STANZIA 4,7 MILIONI PER IL CONTENIMENTO DEL VIRUS

Si è aperto ufficialmente mercoledì 31 gennaio il nuovo bando di Regione Lombardia dedicato agli interventi di biosicurezza contro la diffusione della Peste Suina Africana. Ad annunciarlo è stato l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi.

A disposizione vi saranno 4,7 milioni di euro, che si andranno a sommare ai 2,2 già stanziati a luglio del 2023, per finanziare, tra il resto, anche l’acquisto e la posa di recinzioni fisse anti-cinghiale, la realizzazione di zone filtro per consentire separazioni nette tra zona sporca e zona pulita nell’allevamento e l’installazione di strutture automatizzate per la disinfezione dei mezzi.

Gli interventi per le nuove installazioni dovranno avere un costo complessivo compreso tra 3.000 e 300.000 euro per singolo beneficiario, comprensivi dei costi di posa e progettazione. Regione Lombardia assegnerà una sovvenzione diretta a fondo perduto pari all’80% del costo ammissibile. Per le recinzioni realizzate a far data dal gennaio 2022, l’entità massima dell’aiuto è pari a 25.000 euro.

Potranno beneficiarne le micro, piccole e medie imprese dedite all’allevamento dei suini. Il bando resterà aperto come detto da mercoledì 31 gennaio fino al prossimo 29 marzo, sull’apposito portale regionale.

Ma nel frattempo l’epidemia avanza: in ordine di tempo l’ultimo caso è stato rilevato a Parma, e confermato il 29 gennaio. La positività, riscontrata in un cinghiale selvatico trovato morto da un cacciatore, nel Comune di Tornolo, aggiorna la statistica e si aggiunge ai 18 nuovi episodi tra i cinghiali, 12 in Liguria e 6 in Piemonte di cui due in provincia di Asti, entrambi a Quaranti. Diventano così 1.253 i casi complessivi dall’inizio dell’emergenza, 669 in Liguria, 583 in Piemonte, uno in Emilia Romagna.

«Ancora una volta Regione Lombardia si mostra al fianco degli allevatori, con un altro intervento finanziario importante. La provincia di Mantova, con più di un milione di capi, è tra le più importanti in Lombardia per quanto riguarda il comparto suinicolo, assieme a Brescia e Cremona. La filiera lombarda va preservata in tutti i modi, non possiamo permettere che la PSA entri nei nostri allevamenti».

Al momento in Europa non esiste un vaccino approvato per la PSA; quindi, un rilevamento tempestivo e misure di prevenzione sono l’unico modo per arrestarne la diffusione.

Gli esperti dell’EFSA raccomandano ad allevatori, cacciatori e veterinari di segnalare i casi sospetti alle autorità locali (cinghiali morti o malati); rilevare i segnali (febbre, spossatezza); prevenire la diffusione (seguire le indicazioni delle autorità locali).

Il Decreto ministeriale 28 giugno 2022 sulle misure di biosicurezza, da osservare negli allevamenti suini per prevenire la diffusione della PSA, prevede anche la stesura di un piano aziendale di biosicurezza.

Il servizio tecnico di PitPharm, in collaborazione con il veterinario aziendale responsabile Classyfarm, aiuta gli allevatori a predisporre al meglio tale piano di biosicurezza, in linea con i requisiti normativi, basandosi sulle peculiari condizioni dell’allevamento e sulle criticità emerse dalla Checklist biosicurezza.

PitPharm mette al centro del proprio interesse la salute animale e quella del consumatore, garantendo un servizio puntuale e di qualità. La fiducia è alla base del rapporto con i clienti, che poi si evolve secondo il principio della reciprocità e della crescita professionale. Per ricevere informazioni o richiedere una consulenza presso la propria azienda, contattare il numero 0376/1590971 o la mail info@pitpharm.it.