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Giu

Il comportamento del suino: Strategie Maberth

L’interazione tra suini

Il comportamento suino, come quello umano e quello di altri animali, è oggetto di studi, e ogni tanto si scopre un aspetto nuovo, che ci fa riflettere sulla complessità delle relazioni che si instaurano tra suini stabulati insieme.

Uno studio recente, condotto in suini allevati allo stato semi-brado in un agriturismo etico sulle colline torinesi e pubblicato a fine 2022 sulla rivista Animal Cognition, ha evidenziato un comportamento finora poco conosciuto. In caso di liti, un maiale “spettatore” può decidere di intervenire per sedare gli animi, consolando l’aggredito o rabbonendo l’aggressore, per evitare che persista nei suoi atteggiamenti violenti. Proprio come noi, insomma, dopo un litigio anche un maiale può avere bisogno di una spalla su cui piangere, o di un amico che lo aiuti a calmarsi. Infatti, nei mammiferi sociali, la risoluzione dei conflitti comporta la riunione di ex avversari (aggressore e vittima) dopo un evento aggressivo (riconciliazione) o contatti post-conflitto con una terza parte, iniziati da entrambi gli avversari o spontaneamente offerto dalla terza parte. Queste strategie post-conflitto possono svolgere diverse funzioni, tra cui la consolazione.

Sebbene le condizioni in cui si è svolto lo studio siano differenti da quelle normalmente presenti in allevamento, questo studio ha evidenziato, ancora una volta, come le relazioni tra suini che vivono nello stesso ambiente siano complesse e con dinamiche “delicate”.

Il rimescolamento come causa di stress ed aggressività

Uno dei problemi comportamentali in allevamento sono le lotte ed il nervosismo generale a cui assistiamo soprattutto a seguito dello spostamento e rimescolamento di animali. Il suino è una animale sociale che crea una gerarchia all’interno del proprio gruppo e ogni volta in cui i vecchi gruppi si sciolgono e se ne creano di nuovi (cosiddetto “imbastamento” o “reimbastamento”), si creano delle condizioni che favoriscono le “liti” tra soggetti diversi, anche, se non soprattutto, allo scopo di creare una nuova gerarchia.

Ogni qualvolta si procede con il rimescolamento di suini, si va a rompere una situazione di equilibrio e questo comporta delle conseguenze più o meno gravi, ma sicuramente negative in termini di benessere, performance e molto spesso anche di salute animale.

Come fare a ridurre i problemi comportamentali conseguenti alla creazione di nuovi gruppi?

  1. Ridurre al minimo il rimescolamento di animali;
  2. Evitare di sovrapporre il rimescolamento ad altri fattori stressanti. Purtroppo, il rimescolamento è di regola accompagnato dal cambio di ambiente, ma occorrerebbe almeno evitare di sovrapporlo al cambio di alimentazione e ad altri interventi stressanti;
  3. Spostare preferibilmente gli animali alla sera o se non possibile, al mattino presto, soprattutto durante la stagione calda;
  4. Cercare di non aumentare ulteriormente lo stato di agitazione degli animali con atteggiamenti umani violenti e chiassosi;
  5. Nelle ore e giorni successivi allo spostamento controllare l’atteggiamento dei suini e separare quelli più aggressivi e quelli bersaglio di atti di “bullismo”;
  6. Alimentare i suini con regolarità ed accertarsi che ci sia spazio sufficiente per tutti alla mangiatoia/e (truogolo);
  7. Anche l’acqua deve essere disponibile per tutti (numero ed altezza degli abbeveratoi, corretta pressione del getto), di buona qualità e fresca;

 

Infine, esistono prodotti in grado di calmare gli animali (sia medicinali sia a base di erbe) da somministrare per via orale ed altri prodotti (es. schiume o prodotti liquidi per uso esterno) che invece sono da spruzzare sugli animali per mascherare gli odori ed i segnali olfattivi durante i momenti subito successivi allo spostamento-”imbastamento”. 

In Maberth, abbiamo deciso di seguire entrambe le strategie indicate al punto 8. Il nostro responsabile di Ricerca & Sviluppo, ha infatti formulato un prodotto specifico per ridurre i fenomeni di aggressività tra gli animali dovuti al riconoscimento olfattivo durante la formazione delle gerarchie nei nuovi gruppi, da irrorare tal quale sugli animali durante le operazioni di “imbastamento” di scrofe e scrofette e durante lo spostamento o il pareggiamento dei suinetti. Affiancato a questo prodotto, Maberth distribuisce due prodotti a base di estratti ed oli essenziali di origine vegetale, da somministrare per via orale e dotati di effetto calmante. A seconda del prodotto, sono state scelte tra le specie vegetali Valeriana, Passiflotra ed Eschscholzia, oppure Valeriana e Melissa, in associazione ad acido citrico e sali minerali (magnesio ed altri).

Per concludere, ogni allevamento ha i suoi “momenti critici”, in cui più facilmente si manifestano nervosismo, lotte e veri e propri fenomeni di “cannibalismo”. L’allevatore attento, sapendo quando generalmente si verificano, oltre a mettere in atto tutti gli accorgimenti di tipo gestionale in grado di  ridurne la gravità, dovrebbe anticipare questi momenti, additivando il mangime con i prodotti “ calmanti” già da alcuni giorni prima ed impiegando i prodotti topici (mascheranti, repellenti) alla comparsa del problema.

 

Vuoi conoscere le strategie di Maberth per ridurre i fenomeni di aggressività all’interno dei gruppi di suini? Invia una mail a info@maberth.it