26
Apr

Come ridurre le riforme involontarie delle scrofe

L’aumento della longevità del parco scrofe è importante perché le scrofe giovani, in particolare le scrofette gravide e le scrofe primipare, hanno prestazioni riproduttive inferiori rispetto alle scrofe di 2-5 parti.

Occorre quindi mettere in atto tutte le misure necessarie per preparare le scrofette a una vita riproduttiva più lunga e questo può avvenire tramite un corretto management sanitario, alimentare e riproduttivo.

L’altro fronte su cui concentrarsi riguarda il management delle scrofe già entrate in riproduzione. In questo caso l’obiettivo è quello di ridurre le riforme “involontarie”.

Infatti, è possibile distinguere due categorie di riforme:

  • Le riforme volontarie, legate alla poca efficienza riproduttiva, che includono perlopiù difficoltà al parto, scarse dimensioni della nidiata, scarsa lattazione, cattivo comportamento materno, produttività ridotta rispetto alla media aziendale;
  • Le riforme involontarie che includono soprattutto le zoppie, le lesioni cutanee estese e persistenti e le infezioni urinarie gravi o recidivanti.

Occorre agire in modo da ridurre significativamente quest’ultima categorie di riforme, quelle per l’appunto definite “involontarie”.

Ecco alcuni consigli pratici:

  • Fai in modo di mantenere dei buoni punteggi di condizione corporea (BCS)
  • Metti in atto dei programmi alimentari che riducano la perdita eccesiva di condizione corporea durante l’allattamento
  • Valuta regolarmente la condizione corporea delle scrofe e ove possibile alimentale individualmente dopo il parto e durante la gestazione (manualmente o tramite alimentatori automatizzati)
  • Se l’alimentazione individuale non è possibile, alimenta per gruppi, creati sulla base alla condizione corporea
  • Prendi tutte le precauzioni necessarie per evitare le zoppie:
    • Controlla arti e piedi dopo lo svezzamento; anche una leggera zoppia può ridurre l’assunzione di mangime a causa della ridotta capacità di competere per il mangime (gruppi) o della ridotta capacità e desiderio di camminare verso la mangiatoia
    • Assicurati che i pavimenti non siano scivolosi per evitare lesioni agli arti, in particolare ai piedi e alle anche
    • Controlla che tutte le scrofe si alzino e camminino durante l’ispezione degli animali
  • Sposta immediatamente qualsiasi scrofa zoppa, malata, che non mangia o “vittima di bullismo” nel reparto infermeria.

 

Infine, esiste un altro importante fattore in grado di incidere sulla longevità delle scrofe. Si tratta della formulazione del loro mangime, in tutte le fasi del loro ciclo riproduttivo.

Con la giusta alimentazione siamo in grado di influenzare molteplici aspetti che possono portare a un aumentato tasso di riforma, dalla robustezza degli arti al BCS, dalla fertilità alla capacità di produrre latte.

Maberth, con il programma MABESOW, ha sviluppato un piano alimentare con formulazioni e curve di alimentazione in grado di coniugare elevate performance riproduttive e ridotti tassi di riforma, allungando la carriera riproduttiva delle scrofe.

Per avere maggiori informazioni fissa una consulenza gratuita con un nostro tecnico.