16
Ott

Raccolta del mais e micotossine

Siamo ancora in tempo per fare qualcosa?

Riflessioni nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione

Oggi è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, celebrata in più di 150 nazioni per diffondere diete nutrienti e per sensibilizzare i cittadini sulle complesse tematiche della povertà, della fame e della sicurezza alimentare.
Il tema del 2021 è dedicato a sostenere gli “eroi del cibo”: tutti quegli agricoltori e lavoratori della filiera agroalimentare che, anche durante i mesi più complessi della pandemia Covid-19, hanno continuato imperterriti a lavorare.

In occasione di questa giornata, vogliamo parlarti dell’importanza di prenderci cura del nostro ambiente, delle nostre piantagioni e della qualità delle materie prime che costituiscono la nostra dieta. Anche quest’anno, infatti, le condizioni atmosferiche influiranno significativamente non solo sulla qualità e sulla quantità del raccolto, ma anche sulla presenza di micotossine (DON/vomitossina nell’Europa centrale e orientale, fumonisine nell’Europa meridionale).

Diversi studi rivelano infatti che, a causa delle condizioni meteo umide e fresche, molte parti d’Europa dovranno aspettarsi livelli potenzialmente dannosi di contaminazione da micotossine nel prossimo raccolto di mais del 2021 (Fonte: Biomin® mycotoxin prediction 2 settembre 2021).

fumonisine su mais
Figura 1: Chicchi di mais visibilmente colpiti da Fusarium sp. (“marciume apicale del mais”), genere di funghi produttori di fumonisine.

 

Le fumonisine queste (s)conosciute…

La presenza di micotossine nel mais, e quindi nei mangimi, può causare negli animali edema polmonare: questo caso estremo si verifica con concentrazioni elevate di fumonisina, una tipologia particolare di micotossina.
Anche se concentrazioni così elevate di fumonisina sono state rinvenute solo raramente negli ultimi anni, è importante ricordare che le micotossine non colpiscono solo i polmoni, ma anche altri organi e funzioni.
Le fumonisine, per esempio, sono dannose per:

  • l’epitelio intestinale, causando diarrea e favorendo l’assorbimento di sostanze tossiche.
  • il rene, il fegato e il pancreas. In caso di concentrazioni particolarmente elevate di fumonisine nel mangime, infatti, gli animali possono presentare ittero (cute e mucose gialle per l’accumulo di bilirubina), come conseguenza di un danno epatico. Nel suino, oltre alle lesioni epatiche e renali, sono state anche osservate lesioni pancreatiche, la gravità delle quali può portare a una vera e propria necrosi pancreatica.
  • Il sistema immunitario, riducendone l’efficacia e favorendo le infezioni.
  • Gli spermatozoi, danneggiando il numero di spermatozoi per eiaculato, la percentuale di spermatozoi vivi e la motilità – in particolare quella progressiva – degli spermatozoi stessi.

 

Cosa possiamo fare per prevenire le problematiche da micotossine? 

Il momento del raccolto si avvicina, ma siamo ancora in tempo per intervenire su quattro fronti:

  1. Raccolta: è fondamentale scartare le granaglie visibilmente colpite, in quanto i funghi produttori di alcune micotossine (tra cui le fumonisine) agiscono non solo in campo, ma anche durante la conservazione. La presenza di muffe nel grano raccolto quindi può portare a un’ulteriore produzione di micotossine e alla contaminazione di granaglie sane;
  2. Conservazione: dopo aver vagliato il raccolto, è importante conservarlo a un’umidità inferiore del 14%. Questo eviterà che gli insetti lo danneggino favorendo il propagarsi delle muffe.
  3. Analisi: La campionatura va effettuata in modo corretto prendendo campioni da diverse parti del raccolto/trincea. La ricerca e titolazione delle micotossine sulle materie prime è una pratica importante.
  4. Aggiunta al mangime di prodotti ad azione catturante e/o inattivante le micotossine: ogni micotossina si comporta differentemente. Alcune sono più facilmente “catturate” da sostanze adsorbenti come le argille e la bentonite, mentre altre – avendo una struttura stereochimica più complessa – vengono adsorbite in modo parziale o quasi nullo: in questi casi è necessario impiegare specifici enzimi o microrganismi degradanti.

 

Maberth è al tuo fianco

La nostra filosofia nutrizionale punta sulla qualità delle materie prime: anche in questo periodo di rincaro del loro costo, abbiamo sempre mantenuto elevato lo standard qualitativo dei nostri prodotti. I risultati che stiamo ottenendo presso i nostri clienti dimostrano la validità delle nostre proposte.
Attraverso l’analisi chimica e la ricerca con titolazione delle micotossine, il team Maberth può aiutarti a comprendere la qualità delle tue materie prime. Con questa informazione, il nostro servizio tecnico nutrizionale potrà prontamente adattare la formulazione dei mangimi complementari in modo da controbilanciare eventuali carenze o eccessi delle tue materie prime. Inoltre, se raccomandato, potrà aggiungere alla formula dei prodotti catturanti e/o enzimatici che vadano a contrastare le eventuali micotossine riscontrate.

Non aspettare che sia troppo tardi, utilizza la nostra esperienza e fai valutare il tuo nuovo raccolto!