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Lug

Il caldo nei suini è una problematica importante che si può risolvere

Il Caldo nei suini, come prevenire i danni delle alte temperature.

Scopri i quattro principali processi che aiutano il suino a disperdere il calore.

Il caldo ha un impatto molto forte sulla vita degli animali, in particolare su quella dei suini. I suini, infatti, sono estremamente sensibili alle alte temperature principalmente per 3 motivi:
> Hanno una grande mole somatica che non è supportata da una sufficiente funzione cardiaca e polmonare, ovvero hanno un basso rapporto tra le dimensioni del cuore e dei polmoni e quelle della massa corporea.

> Hanno una pressoché totale assenza di sudorazione.

> Sono caratterizzati da uno spesso strato adiposo sottocutaneo che impedisce loro di disperdere il calore.
Le alte temperature sono particolarmente dannose per i suini di taglia grande e per le scrofe. Infatti, il caldo incontrollato crea un aumento di mortalità durante la stagione estiva (soprattutto nella fase di lattazione) e una riduzione dell’efficienza riproduttiva durante l’estate e l’autunno. È evidente quindi che le alte temperature, se non gestite correttamente, hanno delle forti ripercussioni anche a livello economico.

 

 

Partendo dal presupposto che la temperatura corporea di questi animali, per essere mantenuta costante, deve raggiungere un equilibrio tra la produzione e la perdita di calore, è necessario conoscere i 4 diversi processi che aiutano il suino a disperdere il calore:

1. CONDUZIONE

ovvero il passaggio di calore fra due corpi con temperatura diversa, in contatto fra loro. È proprio ciò che succede quando il suino si sdraia sulla superficie del pavimento. Quando la densità degli animali è troppo elevata, lo stress da calore peggiora sia perché la temperatura dell’aria potrebbe aumentare in quanto viene aggiunto più calore metabolico prodotto dai suini; sia perché il maiale non è in grado di sdraiarsi completamente per favorire la perdita di calore per conduzione.

2.CONVEZIONE

ossia il passaggio di calore fra un corpo e un fluido che si muove intorno a esso, come l’aria o l’acqua. Nel periodo estivo è necessario che il flusso d’aria raggiunga uniformemente tutti i suini: una ventilazione inadeguata può essere causata, per esempio, dall’insufficienza dei ventilatori in rapporto al peso corporeo e/o al numero di suini presenti. Inoltre, può capitare che le prestazioni delle ventole vengano compromesse da errori di installazione o di manutenzione come, per esempio, la scarsa pulizia.

3. IRRAGGIAMENTO

Questo principio si basa sul fatto che tutti i corpi con temperatura superiore allo zero assoluto sono formati da molecole in uno stato di costante agitazione, che ne determina così un’emissione di calore sotto forma di onde elettromagnetiche. Gli organismi viventi ricevono calore per irraggiamento principalmente dal Sole e dai corpi che li circondano. A sua volta, l’energia acquisita può essere rilasciata nell’ambiente: la dispersione di calore è proporzionale alla differenza di temperatura tra la superficie corporea e le superfici circostanti. Pertanto, le pareti calde e scarsamente isolate accentuano lo stress estivo, così come la luce solare diretta nei recinti esterni. 

4. EVAPORAZIONE

> I suini hanno una sudorazione molto limitata, quindi devono bagnarsi per sfruttare la dispersione di calore per evaporazione. Non essendo però di norma possibile l’accesso a pozze d’acqua negli allevamenti intensivi, i sistemi di raffrescamento diretto sull’animale (aria fresca o aria e microgocce d’acqua) diventano una valida alternativa.

> Per ovviare alla quasi assenza di sudorazione, in presenza di temperature elevate, il suino cerca di dissipare il calore in eccesso aumentando la frequenza respiratoria (iperventilazione), perché solo in questo modo riesce a eliminare la maggiore quantità possibile di vapore acqueo, il “veicolo” più efficiente per lo smaltimento del calore. Ed è questa la ragione principale per la quale, pur non sudando, durante la stagione calda è particolarmente rilevante per il suino l’apporto di una quantità adeguata di acqua da bere fresca e di buona qualità.

Conoscendo quindi i principali processi che portano il suino a disperdere calore, sarà necessario attuare degli accorgimenti per aiutare gli animali a mantenere una temperatura corporea costante al fine di ridurre la mortalità durante la stagione estiva ed evitare la riduzione dell’efficienza riproduttiva durante l’estate e l’autunno.

Nel prossimo articolo tanti consigli per risolvere il problema del caldo.

Il Team Maberth